Tutti a casa col Digital Delivery

Ormai lo sappiamo tutti, il Digital Delivery sta prendendo sempre più piede, con le diverse piattaforme che sono state create: quelle che i più conoscono sono ovviamente Steam, Xbox Live e il PSN. Strano però che, a parlare con tutti i videogiocatori che si conocono, non ce ne sia uno davvero favorevole a questo tipo di acquisto solamente scaricabile, in quanto, forse da nostalgici, si preferisce avere una copia fisica dei videogiochi.

Eppure Il videpresidente della EA Sports, Andrew Wilson, ha appena annunciato che sempre più predenderà piede il Digital Delivery, fino a far chiudere addirittura le più grandi catane di videogiochi.
Ovviamente Wilson non è in grado di stabilire quando effettivamente questo passo sia totalmente fattibile, ma sostiene che i dati gli stiano dando ragione.
Infatti grazie a Origin, la piattaforma di Digital Delivery di Electronic Arts per scaricare su pc, sembra che le entrate siano aumentate notevolmente: parliamo di un 46% delle entrate totali arrivate solo grazie a questa piattaforma, quindi è ovvio che EA punti su tutto ciò.

In effetti però non sappiamo del tutto di cosa si stia parlando: parliamo di giochi completi (per intenderci quelli in uscita anche nei negozi) oppure di tutt’altro? Sinceramente dubito che le maggiori entrare siano date da videogiochi anche in uscita nei negozi: ad esempio xbox live e psn, a mio parere, fruttano le maggiori entrate sui giochi esclusivi per il Digital Delivery o, al massimo, su vecchi giochi scaricabili tramite i vari store (vedi ps1).
Di certo le mie parole non saranno affermate da dati stupefacenti, ma da come detto precedentemente, sono pochi i veri sostenitori del Digital Delivery. Sinceramente non andare più nel mio negozietto di fiducia, parlare con i commessi che ormai sono diventati amici, discutere della nostra passione, giocare insieme e provare i nuovi giochi o le console e  comprare qualcosa che sono sicuro mi rimarrà per sempre, mi mancherebbe molto.