Heavy Rain danneggiato dall’usato

Secondo quanto dichiarato da Quantic Dream, il mercato della compra-vendita di videogiochi (e nella fattispecie di Heavy Rain)avrebbe danneggiato la compagnia per una somma compresa tra i 5 e i 10 milioni di dollari.
Ma come hanno fatto a risalire a questo dato ?
Semplice. Si sono accorti di aver venduto sulle 2 milioni di copie di Heavy Rain e che oltre 3 milioni di utenti hanno sul loro profilo PSN dei trofei legati a questo titolo.
Questo vuol dire che un terzo delle persone che hanno goduto di questa pietra miliare lo hanno sì acquistato, ma nelle casse di Quantic Dream non è arrivato alcun provente…il che è senza dubbio un danno economico notevole per una compagnia di fascia media. La causa è chiaramente da far risalire alla grave crisi economica che sta coinvolgendo un pò tutti : in periodi in cui i soldi sono pochi e i titoli numerosi, l’acquirente medio tende ad affidarsi alle saghe conosciute perchè sa che non ne verrà deluso (sempre in linea puramente teorica xD). Essendo Heavy Rain un brand del tutto nuovo, non tutti si sono fidati ad acquistarlo a scatola chiusa…sebbene le recensioni fossero state tutte molto incoraggianti.
Da questo ne deriva che molti hanno puntato sull’usato e di conseguenza Quantic Dream ora si ritrova con un titolo apprezzatissimo in tutto il mondo, senza averne tratto il massimo guadagno in termini economici.

Questa “brutta” esperienza ha però smosso le coscienze del team in questione, il quale si è posto una domanda tanto banale quanto fondamentale : “Ma non è che magari i giochi costano troppo cari ?”
Bingo. E’ proprio questo il fulcro della discussione.
Non è che la gente non osi più l’acquisto di un gioco che non conosce perchè sono cambiati i tempi…semplicemente non ha più i soldi per farlo. Quindi è auspicabile che una riduzione di 10-15 a gioco aiuterebbe di molto le vendite e placherebbe in maniera decisa la prepotenza del mercato dell’usato (su cui intere compagnie, di cui non faremo i nomi, fondano le loro fortune…).
E di conseguenza si ridurrebbero anche gli acquisti dall’Inghilterra che stranamente sono aumentati a dismisura negli ultimi anni.

Nonostante questa presa di coscienza credo che una riduzione decisa dei videogiochi in territorio europeo sia ancora, e sarà, un puro progetto utopico. Non ci resta quindi che continuare ad affidarci al conveniente mercato UK.

God Save The Queen