Duke Nukem Forever | Recensione

Versione Giocata: PC

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Quella che state per leggere è una di quelle cose che non avrei mai pensato di riuscire a scrivere. Duke Nukem Forever è un titolo leggendario che si è fatto attendere dodici anni. Il suo sviluppo iniziato nel 1997 da 3D Realms e completato dal 2009 da Gearbox Software è stato realmente travagliato. Sfortunatamente questi continui rinvii anno fatto si che la produzione risultante scadente rispetto agli innumerevoli FPS attualmente presenti sul mercato.

Il Duca è tornato

Uno degli elementi chiave su cui si basa l’intera produzione è il personaggio principale, ovvero Duke. La sua figura viene esagerata a tal punto da far sembrare il vecchio duca che abbiamo potuto apprezzare in “Duke Nukem 3D” una femminuccia. Ovviamente come si era visto dalle demo che erano state rilasciate la figura del Duca è al centro di tutto facendo si che tutti gli altri personaggi che andremo ad incontrare durante tutta l’avventura risultino pesantemente poco caratterizzati. Questo è solo uno dei problemi che affliggono il titolo: primo su tutti la grafica. Il motore grafico utiizzato è l’Unreal Engine 2.5 (vi ricordo che al momento siamo giunti alla 4^ incarnazione dell’UE) pesantemente potenziato. Ovviamente essendo abituati a sparatutto del calibro di Crysis 2 o Battlefield le texture del titolo risultano scarne e poco curate mentre le animazioni del Duca sono realizzate con cura. I nemici offrono una delle più scarse varietà, ovviamente avremo il ritorno degli “sbirroporci” e di tutti quei boss che hanno caratterizzato la serie ma ciò non basta a risollevare le sorti del titolo.

Un campo di battaglia “particolare”

L’intero titolo si compone di 30 livelli all’interno dei quali potremo trovare sezioni di guida o intricati enigmi basati sulla fisica. L’unica pecca di questi ultimi è in fatto che risultino completamente scollegati da quella che è la natura del gioco. Ovviamente non tutto è da buttare infatti è da citare la fase in cui Duke viene rimpiccolito e deve affrontare innumerevoli nemici 10 volte più grossi di lui. Tutto sommato il titolo scorre piuttosto fluido, nonostante sia minato da numerosi difetti riesce comunque a divertire e sicuramente far appassionare tutti i videogiocatori di vecchi data che erano in attesa di questo titolo ora mai da troppo tempo. Se volete acquistarlo pensateci bene anche se la limited edition Balls of Steel è un must per tutti i collezionisti.

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