Kirby : Mass Attack | Recensione

L’anno 2011 che sta per concludersi non è stato di certo uno dei più felici per la nostra cara Nintendo : se togliamo alcuni titoli come Xenoblade Chronicles ed il lancio del 3DS non possiamo certo dire che si sia trattato di un anno glorioso per la grande N.
Tuttavia con la fine dell’anno ecco arrivare alcuni colpi di coda degni di Nintendo come l’uscita dell’attesissimo Skyward e l’ennesima iterazione dei brand Super Mario e Mario Kart su 3DS.
Con titoli tripla A come questi rischiava però di passare in sordina un titolo uscito a fine ottobre per il caro vecchio DS : dopo il visionario Kirby e la stoffa dell’eroe e prima dell’atteso Kirby’s Adventure Wii, troviamo un altro titolo con protagonista l’adorabile pallina rosa.
Scoprite con la nostra recensione l’ennesimo mini-capolavoro sfornato da Nintendo : Kirby Mass Attack.

Dieci Kirby per me, posson bastare

Spesso accade che in alcuni titoli platform, che fanno della classicità e dell’immediatezza i loro punti forti, la trama risulti quasi un pretesto per giustificare quanto andremo a vedere all’interno del gioco.
Un esempio perfetto lo è proprio questo Kirby Mass Attack in quanto presenta una trama che più semplice non si può.
E’ una felice e spensierata giornata nel colorato mondo di Kirby quando improvvisamente spunta dal nulla il cattivo di turno : il suo nome è Necrodeus ed è il capo della banda degli spiriteschi.
Spinto dalle solite quanto scontate motivazioni malefiche, Necrodeus lancia una maledizione su Kirby : questo sortilegio fa dividere il nostro protagonista in dieci piccole parti, dividendone allo stesso modo la forza. Lo scopo di Kirby sarà ovviamente percor
rere i numerosi livelli che compongono il mondo di gioco all’inseguimento di Necrodeus per cercare di rompere la maledizione subita.

Questo è tutto ciò che riguarda la trama del titolo …ma d’altra parte non è certo uno spiccato intreccio narrativo ciò che è davvero importante in un titolo di questo tipo.

L’unione fa la forza

Il titolo si presenta come il più classico dei platform 2D strizzando l’occhio a coloro che amarono le vecchie avventure di Kirby su NES e SNES.
Tutto l’universo di gioco rispecchia la vera essenza del brand di Kirby, tornando sui propri standard dopo la recente digressione de “La stoffa dell’eroe“. Proprio come accadeva nel precedente (e aggiungerei indimenticabile) Kirby l’oscuro disegno, l’azione di gioco non viene affidata ai controlli classici ma interamente al touchscreen del DS.
Grazie ad un sistema di controllo davvero intuitivo potrete gestire l’intero parco mosse di Kirby con il solo utilizzo del pennino : potremo difatti muoverci, saltare, nuotare, attaccare i nemici e il tutto con una naturalezza unica. Raramente su Nintendo DS si era visto un uso così armonioso del touchscreen all’nterno di un titolo e quei pochi esempi rispondono al nome di Phantom Hourglass e Spirit Tracks.

Come abbiamo appena detto Kirby viene diviso in dieci parti per via di una maledizione e di conseguenza anche la forza notevolmente ridotta.
Proprio da questo elemento viene la peculiarità di questo titolo : infatti potremo accedere a certi livelli di gioco solo nel caso in cui saremo in possesso di un determinato numero di Kirby.
Inizialmente cominceremo l’avventura controllando un singolo Kirby : raccogliendo i frutti presenti nei livelli e raggiungendo 100 punti, un secondo Kirby apparirà a schermo andando così ad aumentare le possibilità di azione. Il numero massimo di mini-Kirby sarà ovviamente di dieci e solo in quel caso avremo la totale padronanza del mondo di gioco in quanto potremo accedere ad aree esclusive o attivare meccanismi per cui è richiesta una forza particolare. Ovviamente maggiore sarà il numero Kirby in nostro possesso e più semplici risulteranno gli scontri contro nemici e boss.

Come ogni buon platform vecchia scuola che si rispetti saranno presenti i collezionabili da reperire all’interno di ogni livello : dovremo infatti trovare un determinato numero di monete per ciascun scenario e molto spesso questa ricerca sarà più impegnativo di quanto si possa immaginare

C’è tutto un mondo intorno

La raccolta dei collezionabili citata poco fa non è fine a se stessa ma ha un’utilità ben precisa. Difatti con l’aumentare delle monete bonus raccolte nei livelli, sbloccheremo numerosi minigiochi e contenuti speciali : questi contenuti saranno poi raggiungibili dalla sezione extra del menù.
Non si tratta però di minigiochi banali come spesso vediamo in titoli simili: spesso e volentieri questo tipo di bonus viene utilizzato come riempitivo per spezzare il ritmo dalla modalità storia.
In Kirby Mass Attack questo aspetto è stato notevolmente curato : cimentarsi in questi minigiochi (che vanno dal classico flipper ad uno sparattutto a scorrimento in stile Super Aleste) servirà da un lato per spezzare il ritmo come detto poco fa, ma sono un ottimo espediente per aumentare notevolmente la longevità di un gioco già piuttosto longevo di per sè. Unica controindicazione di questi minigiochi è che la loro semplicità, che li rende tanto affascinanti quanto assuefacenti
In aggiunta a questa modalità Extra vi è inoltre la sezione dei Premi. Durante il normale incedere dell’avventura sbloccheremo quelli che sono una sorta di controparte nintendiana dei trofei/obiettivi attraverso delle sfide nascoste.
In totale avremo 35 premi da sbloccare e la sfida ardua sta nel fatto che non ci verrà indicato cos’è necessario per raggiungere tali obiettivi.

Quel fascino “retro-moderno”

Con questo ultimo capitolo della saga di Kirby ci troviamo di fronte ad un titolo che spinge il DS al massimo delle sue potenzialità, trasportandoci in un universo assolutamente paradisiaco.
Di primo acchito si potrebbe avere la falsa impressione di trovarsi di fronte ad un titolo tecnicamente non al passo coi tempi. Alcuni recensori di riviste specializzate (di cui meglio non citare le testate) hanno osato marchiare Kirby Mass Attack come un titolo destinato ad un Game Boy Advance piuttosto che ad un Nintendo DS. A parer mio nulla di più sbagliato poteva essere sentenziato : è vero che la grafica estremamente colorata e dalle forti tinte contrastanti lo potrebbero far sembrare obsoleto, ma questa scelta va ricercata in una precisa scelta stilistica di Hal Laboratory i quali hanno voluto donarci un titolo che ricordasse in tutto e per tutto i Kirby più celebri.
Inoltre basterebbe soffermare un attimo di più anche solo sulle animazioni dello scenario per rendersi conto che certe affermazioni sono lontane dal rappresentare la realtà dei fatti.

Per quanto riguarda il level design è presente una notevole varietà di scenari sebbene talvolta tendano ad assomigliarsi molto l’un l’altro. La struttura dei livelli è piuttosto elaborata e presenta svariate strade alternative da percorrere, il che ci obbligherà a rigiocare più volte ogni livello per portarlo a termine al 100%. Sparsi per gli stage ci saranno numerosissimi meccanismi ingegnosi ed enigmi da risolvere : estirpare radici, dirigere mongolfiere ed attivare pulsanti musicali sono solo alcuni esempi delle trovate interessanti di questo gioco. Va detto inoltre che il tutto è reso possibile da una gestione perfetta del sistema di touchscreen, che rende l’esperienza di gioco assolutamente sublime.
In definitiva possiamo dire che ciò che rende davvero accattivante questo titolo è il forte fascino retrò implementato da una struttura di gioco moderna.