Resistance 3 | Recensione


La serie “Resistance” di Insomniac Games è certamente un’ esclusiva molto importante per Sony e Playstation 3, ma nessun titolo della saga è mai arrivato ad avere quel pizzico in più che lo ha portato ad essere quel capolavoro assoluto tra il paradiso, ormai sterminato,  degli FPS. Vediamo se con questo terzo e conclusivo capitolo i ragazzi di Insomniac sono riusciti a regalarci un titolo imperdibile per il panorama degli sparatutto.

L’inizio della fine

Resistance 3 comincia subito con un piccolo riassunto di quanto avvenuto precedentemente nella saga, fino ad arrivare all’uccisione del protagonista dei primi due capitoli: Nathan Hale. In questo terzo titolo infatti cambierà il nostro protagonista: entreremo nei panni di Joseph Capelli 4 anni dopo le vicende di Resistance 2, dove il 90% della popolazione mondiale è rimasta uccisa dai Chimera e dove i sopravvissuti sono ormai costretti a vivere nascosti sotto terra, sempre in emergenza per sopravvivere e ricolmi di paura.

Ed ecco che spinti dalla disperazione, ma con una vana speranza, Joseph Capelli lascerà il figlio e la moglie Susan per andare a New York e fermare il dominio dei Chimera una volta per tutte, per concludere la saga. Resistance 3 si attesta su buoni livelli di longevità: saremo occupati per circa 8 / 9 ore abbondanti in cui saremmo impegnati in 20 capitoli, con 3 diversi livelli di difficoltà oltre a a quella sovraumana, sbloccabile solo terminando prima il gioco a qualsiasi livello. La difficoltà non risulterà mai frustrante, anche sei ai livelli più alti ci si dovrà impegnare non poco.. ma adesso approfondiremo il tutto con il gameplay del gioco.

Innovativo, ma classico

Resistance 3 risulta un FPS ormai piuttosto classico nella maggior parte degli aspetti: una trama interessante ma che per lo più non decolla mai, una visuale in prima persona che prevede l’ormai immancabile zoom del mirino e un’altissima spettacolarità nelle azioni filmate. Dove il titolo risulta “innovativo” è nelle armi: saranno in totale docici e tutte trasportabile contemporaneamente. Le armi partono sì da una base classica, ma differenziano per diversificazione ed inventiva, diventando  fantascientifiche e quasi strambe.

Il tutto ritorna quindi molto simile al primo capitolo: ogni arma che utilizzeremo andrà via via a potenziarsi, semplicemente utilizzandola ed uccidendo i nemici, ognuna ha una funzione di sparo primaria e una secondaria, come ad esempio un campo energetico, una torretta di postazione o  il tracciamento dei nemici.

Ciò che differenzia più di tutto gli sparatutto moderni da questo titolo è nella vita del nostro personaggio: a differenza di tutti gli altri shooter, in Resistance 3 non avremo una rigenerazione automatica, ma delle piccole ampolle verdi che ci ridaranno un tot di vita. Questo fa risultare Resistance 3, oltre che per molte ambientazioni cupe e oscure, un gioco abbastanza “survival horror” in quanto non avremo chissà quante munizioni e in molti casi cercheremo subito un ampolla di vita per non morire durante il gioco.

Per quanto riguarda i nemici, i chimera sono tanti e variegati (contando anche i “selvaggi” sfuggiti al controllo dei chimera) ma  incontreremo anche degli umani ribelli, che addirittura ci imprigioneranno. Purtroppo un contro risultano i boss: in definitiva ne incontreremo principalmente due, uno lo troveremo anche un paio di volte. Purtroppo non sono molto ispirati, e anzi cadono un po’ nella banalità in quanto combatteremo contro questi enormi mostri in grado di distruggere città in pochi secondi, ma noi con un “misero” fucile saremo in grado di abbatterli.. ma vabbè, i videogiochi sono anche questi e ci mancherebbe altro! Per ultima cosa vi indichiamo che il tutto è interamente giocabil col Playstation Move, ma purtroppo non siamo riusciti a provarlo per dire la nostra sulla risposta di questa periferica al gioco.

Bello ma con problemi

Per quanto riguarda il punto grafico del gioco non siamo a livelli altissimi: il gioco ha senz altro un motore grafico buono, ma considerando altre esclusive Playstation 3 (vedi Killzone) non siamo a dei livelli pazzeschi, anzi. Purtroppo di texture a basse definizione ce ne sono fin troppe, le animazioni delle maggior parte dei personaggi (sia umani che chimera) non risultano veritiere, anzi sono abbastanza ingessate, per non parlare di diversi bug che intaccano il gioco, peccato perchè di scorsi straordinari ne vedremo parecchi.

Stilisticamente però c’è da dire che il gioco ha fatto un passo in avanti rispetto agli altri capitoli: probabilmente Resistance 3 prende un po’ qui e un po la dai più famosi F.P.S ma lo stile e l’atmosfera che scaturiscono sono davvero immersivi, spesso fino a renderlo quasi un titolo horror. In definitiva è stato fatto un ottimo lavoro stilistico dell’intero gioco, ma il tutto graficamente rimane un po’ sporco e tutto sommato non all’altezza di produzioni odierne, davvero un peccato visto che i filmati di gioco sono veramente sviluppati benissimo. Fortunatamente il frate rate rimane stabilissimo anche quando su  schermo avremo veramente moltissimi nemici da contrastare che, al contrario, non godono per nulla di un intelligenza artificiale raffinata.

Suona, suona, suona

 Resistance 3 è stato completamente localizzato nella nostra lingua: il doppiaggio in italiano non è a livelli straordinari ma è comunque qualitativamente buono e piacevole da ascoltare. Anche i suoni di tutte le armi e i rumori delle varie ambientazioni sono buoni ma non ottimi: sopratutto in diverse ambientazioni cupe ci sarebbe voluto qualcosa di più, tra musiche e rumori, per mettere paura ed ansia al videogiocatore. Le musiche del gioco sono sempre piacevoli da ascoltare anche se bisogna ammettere che non sono memorabili.

Niente di eccezzionale quindi l’audio totale del gioco, anche se comunque si attesta su dei buoni livelli.

Giochiamo tutti insieme

Per prima cosa per giocare online a Resistance 3 vi annunciamo subito che servità un codice “online pass” che troveremo sul letro del libretto con una copia nuova del titolo. Parlando di multigiocatore bisogna dire che Resistance 3 prevede una campagna cooperativa sia in split screen che online, dove però si potrà giocare solo con una persona della nostra lista amici. Per quanto riguarda l’online sono previsti un totale di sedici giocatori apartita e saranno disponibili una decina di mappe di gioco.

E’ presente un sistema di quattro classi, l’una diversa dall’altra e con diverse peculiarità (potremo utilizzare sia umani che chimera). In questo caso la vita non sarà rigenerabile tramite le ampolle del single player, ma ci sarà una rigenerazione automatica, in più sono anche presenti le killstreak, attivabili dopo una serie di uccisioni senza morire. Ovviamente giocando acquisteremo dei punti esperienza che ci consentiranno di aumentare di livello: il problema primario risulta l’inizio del gioco, in quanto in molte partite saremo sbilanciati e troppo deboli rispetto a persone che giocano da molto più tempo di noi. Tutto questo aumentando di livello, di certo, sarà un difetto non più presente, ma all’inizio sarà un fattore sicuramente frustrante. Le modalità online sono circa le solite presenti: abbiamo i deathmatch singoli e a squadre, il capture the flag, la modalità Breach, dove dovremo distruggere o difendere un determinato obiettivo, e  la modalità Chain Reaction dove dovremo conquistare diversi territori. Dal punto di vista tecnico l’online pecca ancora di più rispetto al single player: il livello grafico risulta molto più basso della campagna singola e purtroppo presenta un frame rate abbastanza ballerino.

Le Limited Edition

Per ultimo analizziamo le edizioni con cui è stato messo in commercio Resistance 3: l’edizione normale, la special edition e la survivor edition. Nell’edizione normale sono solo presenti il disco di gioco con il libretto e l’online pass, la special edition, oltre a ciò, prevede la steelbook di finto metallo e il disco in stile vecchio vinile, oltre ad alcune skin per il personaggio ed una mappa esclusiva per il multiplayer. L’ultima è la survivor edition, venduta a € 129,90  che prevede tutto quello detto in precedenza più una replica della borsa di Joseph, una borraccia in metallo, una busta di soldatini di plastica, un mazzo di carte e due poster.