L.A. Noire | Recensione

Versione Giocata: PS3

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Finalmente dopo tantissimi anni di attesa possiamo parlare e goderci L.A Noire, uno dei titoli che più ho atteso in questi ultimi anni.. e bisogna ammettere che l’attesa è stata di sicuro ben ripagata.

Un eroe tornato a casa

Il gioco si svolgerà nei panni di Cole Phelps, un ex marine ed eroe di guerra tornato a Los Angeles per fare carriera nella LAPD (Los Angeles Police Department). La storia da prima ci farà partire come una semplice pattuglia, ma molto velocemente scaleremo i gradi ritrovandoci prima nella sezione del traffico, per poi passare successivamente nella omicidi, poi nella narcotici, e infine ci occuperemo degli incendi dolosi. La trama, davvera ben strutturata e coinvolgente, assumerà di certo un ruolo importantissimo nel gioco, con molti colpi di scena e un intreccio davvero incredibile tra le sezioni investigative e i flashback del protagonista, sbloccabili grazie al ritrovamento dei 13 giornali presenti nel gioco.

                              Simil GTA?

L.A Noire estrapola molto le basi da GTA IV, quindi un titolo in terza persona che si pone un po’ come un free roaming: avremo a disposizione sin da subito una enorme mappa di Los Angeles, in cui ogni palazzo e stanza con maniglie dorate saranno esplorabili, comprese le più importanti e famose strutture della città.
Il gameplay si può definire in vari sezioni: di certo la più importante e complessa riguarda la sezione puramente investigativa e la parte degli interrogatori. In tutti i casi ci ritroveremo a cercare indizi nelle varie scene del crimine, e una volta trovati tutti ci verrà in aiuto una musica decretando il nostro successo.

Altro punto importante sono gli interrogatori: facendo varie domande tramite il nostro taqquino dovremo capire, guardando gli interrogati e le prove in nostro possesso, se la persona dice la verità, o se sta mentendo, ma in ogni caso potremo mettere in dubbio le parole dell’interrogato. Nel caso in cui ci ritroveremo davanti ad una bugia dovremo ovviamente argomentare le nostre accuse con prove concrete, segnate sempre sul nostro fidato taqquino. Una volta finito un caso ci verrà data una scheda di guidizio che terrà conto degli indizi trovati, delle domande esatte e dei danni posti alla città, alle automobili e ai civili. 

Il resto del gameplay riguarda la parte prettamente action, che volendo è possibile evitare grazie ad una opzione del gioco, comunque il titolo prevede diversi inseguimenti, in auto e a piedi, molte sparatorie e scazzottate e anche un paio di sezioni stealth, dove dovremo pedinare dei sospetti. Le armi disponibili non saranno moltissime: avremo sempre la nostra pistola, ma potremo raccogliere nelle scene anche altre armi come ad esempio il mitragliatore o il fucile a pompa. Molte invece le automobili guidabili all’interno del gioco, che arrivano fino a 97 unità.

Una volta terminato il gioco potremo liberamente girovagare per la città: infatti è possibile cimentarsi in ben 40 casi secondari tramite la radio della polizia e cercare i 50 rulli di pellicola collezionabili.

Los Angeles tutta per noi

Tecnicamente il gioco non è da considerare un capolavoro: sicuramente migliora quello che avevamo già visto nei precedenti titoli Rockstar quali GTA IV e Red Dead Redemption, con qualche difetto sopratutto negli esterni, comunque sempre belli da vedere nonostante qualche calo di frame rate, interni invece veramente curatissimi e ricchi di dettagli. Una nota di merito va alla fisica del gioco, che sopratutto nelle automobili è ben presente, con incidenti veramente fatti benissimo, oltre a tutte le altre parti distruttubili della città. Una piccola chicca riguarda la possibilità di giocare il titolo completamente in bianco e nero.

Motion Scan: Tecnologia tutta nuova!

 Punto fondamentale e veramente innovativo del gioco è il motion scan: questa nuovissima tecnologia pone un nuovo standard delle espressioni facciali nei videogiochi, permettendoci di osservare ogni sfacettatura, ogni minimo dettaglio dei visi, rendendo i personaggi praticamente fotorealistici nella naturalezze delle diverse situazioni affrontate, anche per la bravura recitativa degli incredibili attori.

Doppiaggio da Oscar

La colonna sonora principale non è dotata di un gran numero di brani, ma di certo tutti di ottima fattura e che fanno immedesimare nel gioco, inoltre poi abbiamo tantissimi brani stupendi di quegli anni di generi Jazz, gospel eccetera, ascoltabili tramite la radio della automobili. Ovviamente il punto forte risulta il doppiaggio in inglese: infatti avendo registrato la recitazione di attori reali, il doppiaggio è stato realizzato quindi in presa diretta, il che rende il labbiale pressoche perfetto, giustificando quindi l’assenza di un doppiaggio in italiano che non avrebbe mai reso in questo modo.

                                         Conclusioni

Ricapitolando il tutto quindi… cosa possiamo dire??
L.A Noire personalmente è un capolavoro, perchè è stato una grandissima esperienza, con un protagonista carismatico e psicologicamente interessante, e con una grandissima storia che è andata ad un unire la mia passione per le avventure grafiche con una divertente componente action, alla mia passione cinematografica, con una recitazione incredibile e una stupenda regia. C’è da dire però che questo titolo, non è per tutti.

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