The Sly Trilogy | Recensione

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Negli ultimi mesi abbiamo potuto notare che la Sony ha intrapreso una particolare strategia di mercato, già battuta con successo da Nintendo, ovvero quella della riproposizione di grandi classici del passato apportandone le dovute migliorie.
Uno dei casi più recenti e senz’altro di maggior successo è rappresentato dalla Sly Trilogy, rimasterizzazione in alta definizione e con supporto di trofei e Play Station Move dei tre capitoli della saga di Sly Cooper, usciti in esclusiva per PS2.
Ma andiamo con ordine.
Il primo gioco di questa saga è Sly, uscito nel 2003 : nonostante sia cronologicamente il più datato rappresenta comunque uno dei punti più alti della serie. Il personaggio di cui vestiremo i panni sarà Sly Cooper, un procione appartenente ad una famosa stirpe di ladri, che con l’aiuto dei suoi fidati compagni d’avventura Murray e Bentley cercherà di recuperare il Thievius Racconius ovvero il manuale che svela i segreti dell’arte del furto.
Il secondo capitolo della serie, Sly 2 : la banda dei ladri, è uscito nel 2004 e temporalmente si colloca a due anni di distanza dagli avvenimenti del primo Sly. Il protagonista sarà sempre Sly Cooper intento a sgominare la solita calca di avversari ma in questo secondo capitolo non sarà solo: difatti i suoi due aiutanti Murray e Bentley avranno un ruolo decisivo per l’incedere della narrazione e svolgeranno intere missioni per conto loro.
Tecnicamente il gameplay si discosta molto dall’action apprezzato nel primo Sly per abbracciare un primordiale free- roaming che comunque contribuisce a rendere il gioco più ostico da affrontare. Questo secondo capitolo è considerato l’apice di successo della serie proprio grazie alle varie novità sopra citate.
Il titolo conclusivo della trilogia prende il nome di Sly3 : l’onore dei ladri ed uscì sempre per PS2 nel 2006. Il gameplay di questo capitolo è stato completamente revisionato e la grafica tocca i livelli massimi della serie. Di contro va menzionato lo scarso livello di difficoltà del titolo : essendo Sly un gioco inizialmente indirizzato verso un pubblico molto giovane, la Sony decise di fare un passo indietro rispetto a Sly 2 facendo tornare la serie a dei canoni più infantili ed intuitivi, cosa che ha indispettito non poco i fan della saga.

In aggiunta ai tre capitoli che compongono la trilogia, sono stati inseriti dei mini giochi molto elementari e divertenti utili a prendere confidenza con il Play Station Move. Difatti questo Sly Trilogy è uno dei primi giochi a supportare l’allora appena nata periferica di movimento.
Sostanzialmente possiamo dire che questa collection è stata una delle migliori uscite negli ultimi tempi poichè racchiude in sè tre giochi di indiscussa fattura nel parco titoli PS2.
Se ve li foste persi durante l’era Play Station 2 questa è l’occasione perfetta per godere di tre piccole pietre miliari.
Inoltre titoli come questi ribadiscono per l’ennesima volta il concetto che lancia ancora una volta il messaggio che un videogame, se innovativo e ben realizzato, non può essere scalfito dal trascorrere del tempo.

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